“L’incertezza e il tempo sono le due variabili che il comparto bufalino casertano non può permettersi. Occorre accelerare rapidamente sul piano regionale per l’eradicazione della brucellosi, come indicato dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, massima autorità scientifica in materia. Coldiretti ha detto e ribadito di affidarsi alle competenze scientifiche, evitando scorciatoie.” È l’appello di Giuseppe Miselli, direttore della federazione provinciale di Coldiretti Caserta, all’indirizzo della Regione Campania.
“Siamo consapevoli – sottolinea il direttore Miselli – della complessità del problema. Già in dicembre dello scorso anno Coldiretti Campania ha inviato una nota al presidente De Luca, sottolineando la necessità di una strategia d’insieme per tutelare gli allevamenti bufalini e la mozzarella di bufala. Per un problema complesso occorrono risposte complesse, motivo per cui confidiamo nell’autorevolezza della scienza. L’Istituto Zooprofilattico di Teramo, su parere richiesto dalla stessa Regione Campania, ha ribadito di continuare nell’individuazione e nell’eliminazione di tutti gli animali positivi, prima di ogni altra scelta ulteriore. Ma ricordo che esistono altre tematiche su cui il piano deve intervenire. Occorre verificare con urgenza gli interventi necessari sui corpi fluviali, in particolare sui Regi Lagni, per debellare il fenomeno delle esondazioni e dei continui allagamenti causati da errori strutturali e mancata pulizia degli alvei, al fine di eliminare una delle principali cause di diffusione della brucella nell’area del Basso Volturno, dove si concentrano i principali focolai. Così come verificare i progetti strutturali da porre in essere da parte del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, in particolare su Regi Lagni, per la riparazione e il potenziamento delle idrovore alla luce della già precaria condizione delle stesse e delle mutate condizioni urbanistiche dopo decenni, unitamente alla manutenzione o alla rimozione delle barriere che ostacolano il deflusso delle acque. Così come è necessario monitorare costantemente le pratiche di abbattimento, prevedendo un meccanismo di ristori per mancato reddito a favore delle aziende zootecniche costrette a fermarsi a causa della brucellosi. Infine, è importare verificare ogni altra azione che possa avere effetti negativi sull’immagine commerciale della mozzarella DOP”.