Dal 1 novembre il libreria il nuovo atteso libro di Marco Patucchi: “La spia venuta dal nulla”

Dal 1 novembre sarà in libreria il nuovo ed atteso libro di Marco Patucchi“La spia venuta dal nulla – Storia di Gabor Adler, agente britannico morto nel 1944 per la libertà di Roma” (Marlin editore, collana Filo spinato diretta dagli storici Mario Avagliano e Marco Palmieri).

La spia venuta dal nulla è la storia, raccontata attraverso documenti e testimonianze, di un ventenne che negli anni della Seconda Guerra Mondiale sacrificò la propria vita per la liberazione dell’Europa dal nazifascismo. È anche il racconto, nelle memorie dei romani, del 4 giugno 1944 giorno dell’arrivo degli Alleati. Una storia che in filigrana ci parla anche di questi nostri tempi di revisionismi e populismi vari, ricordandoci che la democrazia non è una certezza acquisita per sempre, ma ha bisogno di cura e impegno costanti”, racconta l’autore.

Trama

Il 4 giugno del 1944, mentre a sud di Roma gli Alleati stanno entrando nella città liberandola, qualche chilometro più a nord, lungo la via Cassia, i tedeschi ormai in fuga uccidono quattordici prigionieri prelevati dal carcere di via Tasso. Partigiani e antifascisti, tra i quali il deputato e sindacalista Bruno Buozzi: sono i “Martiri della Storta”, vittime di quella che, dopo le Fosse Ardeatine, è stata la strage nazifascista più efferata compiuta a Roma. Tra di loro anche il “soldato inglese sconosciuto”, come è stato indicato da sempre nei libri di storia e sulla lapide dell’eccidio un uomo non identificato. In realtà si trattava di un giovane ungherese, Gabor Adler alias capitano John Armstrong, arruolato dai servizi segreti britannici e sbarcato nel 1943 in Sardegna per una missione che doveva depistare il nemico dall’imminente sbarco alleato in Sicilia. Questo libro racconta la storia della sua vita e della sua missione, riemerse dal nulla e ricostruite attraverso documenti e testimonianze inediti. È anche la storia di quelle ore straordinarie che segnarono la liberazione di Roma.

Dalla prefazione di Massimo Giannini

Questo libro sembra un romanzo d’avventura. Ma non è così. È la nostra Storia, che
non dobbiamo e non possiamo dimenticare né disperdere. Mai. Come ripete Liliana Segre, piccola, grandissima donna sopravvissuta all’orrore di Auschwitz, che questa Italia irrisolta ed immemore costringe a vivere sotto scorta: ‘Io sono una
delle pochissime ancora in vita, ma quando saremo morti tutti, non ci sarà più nessuno che potrà dire io c’ero…. Non
ci sarà più niente’. È contro questo oblio, oggi, che dobbiamo combattere
“.

Biografia

Marco Patucchi (Roma, 1962), giornalista di “la Repubblica” dal 1991, si è occupato di economia e politica. Ha pubblicato i seguenti volumi: Maratoneti. Storie di corse e di corridori(Baldini & Castoldi, 2010); La mia guerra non è finita. Storia del soldato inglese che dà pace alla memoria(Baldini & Castoldi, 2011), scritto insieme ad Harry Shindler e pubblicato anche nel Regno Unito con il titolo My war is not over(Austin Macauley Publishing, 2016) – dal libro è stato tratto il film My war is not over, regia di Bruno Bigoni (Altamarea film, 2017) presentato al Torino Film Festival; Popoli in corsa. Storie di vittorie e di sconfitte(Edizioni Correre, 2016). Con “la Repubblica”, infine, sono stati editi i libri: Morire di lavoro. Storie dietro i numeri di una tragedia italiana(2022); Lo sbarco. Ottanta anni fa gli Alleati in Sicilia, storie di personaggi, soldati e famiglie(2023); Due bambini e un sogno. Cinquant’anni fa il primo scudetto della Lazio(2024), scritto insieme a Massimo Maestrelli e Giulio Cardone.