La 29ª edizione del Festival Artecinema sarà inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024al Teatro San Carlo di Napoli e proseguirà nei giorni 17 – 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30.
Cinque giorni all’insegna della filmografia dedicata all’arte, alla fotografia, e all’architettura contemporanea nei teatri storici della città.
Attraverso una selezione di documentari di nuova produzione gli spettatori potranno approfondire le biografie e le poetiche dei maggiori artisti della scena internazionale, seguirli nei loro studi, vederli in azione durante la realizzazione di progetti site specific e anche nella preparazione di grandi mostre internazionali.
Registi, artisti e produttori provenienti da diversi paesi del mondo intervengono personalmente per presentare i film, molti dei quali in anteprima mondiale, europea o nazionale, divisi nelle sezioni: Arte e Dintorni, Architettura e Design, Fotografia.
La serata inaugurale al Teatro San Carlo si aprirà con la proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista JR nel carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dall’artista stesso, racconta le storie di circa cinquanta uomini,detenuti e guardie carcerarie, che attraverso il progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.
Il film dura 92 minuti e documenta la realizzazione, assieme alle testimonianze del gruppo coinvolto, di una fotografia gigante posta al centro del cortile con detenuti, ex detenuti, personale carcerario che posano fianco a fianco. Molte persone coinvolte nell’opera sono tuttora rinchiuse a Tehachapi e trascorreranno lì il resto della loro vita. Un’opera nello stile di Jr, l’“Infiltrating Art”.
Dopo aver realizzato progetti come “Inside Out”, il corto “Ellis”, il balletto e cortometraggio “The Groves” e aver fatto ‘sparire’ la Piramide del Louvre, il 41enne artista francese 5 anni fa ha ricevuto il permesso di lavorare nella prigione di Tehachapi. Inizialmente, JR si è recato lì per incontrare ventotto residenti e presentare un’idea per un progetto artistico collaborativo nel cortile centrale. A Tehachapi, la maggior parte dei detenuti è stata imprigionata per quasi un decennio e molti sono i condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
JR e il suo team hanno fotografato gli uomini, uno alla volta, dall’alto, e hanno avuto la possibilità di raccontare la loro storia davanti a una telecamera senza dover rispondere a domande specifiche ma esprimendosi liberamente. JR ha anche fotografato ex detenuti e personale carcerario, raccogliendo un totale di quarantotto ritratti e creando una particolarissima installazione composta di 338 strisce di carta. L’esperienza si è trasformata in opera filmica grazie alla collaborazione con Tasha Van Zandt, direttrice della fotografia. Un’opera che è anche un monito per ricordare al mondo l’esistenza di questi uomini dimenticati in uno dei luoghi più inaccessibili e isolati: il loro progetto ha trasformato il cortile della prigione in una potente, ma temporanea, opera d’arte. “Questo film – ha commentato JR – è un modo per condividere la loro resilienza e il viaggio verso la redenzione. È un manifesto del potere dell’arte come forza unificante di speranza”.
Tra gli appuntamenti più attesi della rassegna spicca anche l’anteprima europea di Mark Rothko, la peinture vous regarde di Pascale Bouhénic. Leggenda del XX secolo, Mark Rothko si è posto il compito di creare una rappresentazione pittorica e astratta del dramma umano con l’obiettivo di “guarire il mondo”. Il suo mezzo: una pasta colorata che realizza segretamente per coprire dipinti sempre più grandi e creare uno spazio in cui assorbire lo spettatore. Dopo la Fondazione Louis Vuitton di Parigi che ha presentato nel 2024 la prima retrospettiva dedicata al pittore americano, questo film ripercorre la traiettoria sfuggente dell’artista. Piena di colore e sensualità, dramma ed emozione, la pittura di Rothko si rivela brillantemente in un sottile ritratto del maestro americano dell’espressionismo astratto. Il film è suddiviso in capitoli antinomici (“Figura/non figura”, “American/non americano”, “Astratto/non astratto”), che mettono in risalto le numerose contraddizioni dell’uomo e dell’opera e, dall’altro, contiene le testimonianze di restauratori, scienziati e perfino mercanti di colori che analizzano la particolarissima tecnica di Rothko.
Anteprima italiana è quella di The Warhol Effect di Lloyd Stanton e Paul Toogood: un documentario sul lavoro e sull’eredità di Andy Warhol. Intervistando artisti contemporanei, assieme ad amici e colleghi, il film rivela una nuova prospettiva sull’artista e sul perché sia ancora oggi così rilevante. Il suo lavoro degli anni ’70 e ’80 è raramente mostrato o discusso rispetto alla sua più famosa Pop Art degli anni ’60. Ne parlano, tra gli altri, i musicisti dei Blondie Debbie Harry e Chris Stein, suoi colleghi come Damien Hirst e Jeff Koons e la scrittrice Tama Janowitz.
Artecinema 2024 ha in programma una ricca selezione di documentari che esplorano il mondo dell’arte contemporanea: Arte povera. Appunti per la storia di Andrea Bettinetti; Beyond the White Cubedi Giulia Magno (anteprima europea); Brancusi, les métamorphoses de la sculpture di Alain Fleischer (anteprima italiana); Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole di Davide Bassanesi; Georgia O’Keeffe – Painter of the Faraway di Evelyn Schels (anteprima italiana); Green Over Gray. Emilio Ambasz di Francesca Molteni e Mattia Colombo; Hopper X Vermeer di Annie Dautane (anteprima italiana);Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Le Fotografe 2: Chiara Fossati – Come te, di Francesco G. Raganato; Lucio Fontana di Barbara Pozzoni; Meet the Artist – Philippe Parreno di Matteo Lonardi;Miranda July in “Friends & Strangers” di Chiemi Karasawa (anteprima italiana); Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv di Amanda Kim; Obvious, hackers de l’art di Thibaut Sève (anteprima italiana);Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan di Ian Forster (anteprima italiana); Pussy Riot: Rage Against Putin di Denis Sneguirev (anteprima italiana); Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson; Taking Venice (Robert Rauschenberg)di Amei Wallach; The Crown of Love – The Ultimate Perfomance (Jan Fabre) di Giovanni Troilo; The Pilgrimage of Gilbert & George di Mike Christie (anteprima mondiale); The Soul of Art – The Merzbacher Collection, di Yves Kugelmann (anteprima mondiale); Serena Scapagnini – Lo spazio oltre di Nicola Campiotti (anteprima mondiale); We the Others diFrancesca Molteni.
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Come di consueto il Festival conferma il suo impegno nel sociale e si sposta anche fuori dai teatri facendo tappa nelle scuole, nelle università, negli istituti penitenziari con proiezioni dedicate agli studenti e ai detenuti, organizzando dibattiti e incontri seminariali tematici in collaborazione con i docenti e i registi dei film.