“Al Sud, nei nostri territori, c’è talento ma non c’è fiducia. Bisogna essere positivi e investire proprio sul talento per invertire la tendenza che porta i nostri giovani ad emigrare”. Questa l’analisi del giornalista economico Diodato Pirone che ha illustrato nei dettagli la progettualità e l’organizzazione del Corso che a breve andrà ad arricchire l’offerta formativa sul territorio Caudino.
Nella sala consiliare del Comune di Airola, sono intervenuti il sindaco Vincenzo Falzarano, l’imprenditore Pino Bruno dell’ITS “A. Bruno”, la dirigente scolastica Maria Pirozzi, la dirigente della Regione Campania Rossella Mancinelli, il presidente della Città Caudina Enzo Pacca, l’imprenditrice e vice-presidente di Confindustria di Benevento Clementina Dionisi ed esponenti dell’imprenditoria locale.
Parola chiave dell’incontro, la sinergia istituzionale tra il mondo tecnico-pratico delle imprese e la formazione culturale accademica che, insieme, garantiscono alle nuove generazioni la competenza richiesta dal mondo del lavoro.
Questo il motivo che ha spinto a portare in territorio caudino l’esperienza già consolidata, riconosciuta e premiata dalla Regione Campania dell’ITS “A. Bruno” di Grottaminarda (AV), scuola di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma che permette di conseguire il titolo di tecnico superiore.
Il nuovo corso, gratuito, cui ci si può iscrivere nel mese di febbraio, è rivolto a tutti i diplomati, in qualsiasi disciplina, non necessariamente tecnica, che non abbiano più di 35 anni di età. Prenderà il via a marzo ed ha una durata biennale. C’è l’obbligo di frequenza, con la possibilità di una percentuale minima di assenza. Le lezioni verranno svolte in aula attrezzata e il percorso formativo prevede molte visite guidate presso le aziende che, a loro volta, andranno in aula per garantire una azione motivazionale e di tutoraggio per gli studenti.
“La presenza di un ITS ad Airola – afferma la dirigente Pirozzi- è importantissima per completare la formazione culturale e professionale dei nostri giovani. Ritengo che oggi, per i nostri studenti, sia importante leggersi dentro e scoprire la propria inclinazione per evitare inutili forzature che potrebbero rischiare di frustrarci piuttosto che vederci realizzati. Lo spessore di un istituto tecnico superiore è pari a un percorso accademico, in settori occupazionali però già ben definiti e delineati. Costituisce una opportunità occupazionale con ricadute non solo in termini economici, ma anche in termini di gratificazione e di realizzazione personale.”