La deputata del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Agricoltura alla Camera Anna Bilotti si farà garante della convocazione di un tavolo interministeriale con gli imprenditori della IV Gamma e della I Gamma evoluta. Se ne è discusso nel corso di un incontro – a cui ha preso parte anche il deputato Filippo Gallinella, presidente della commissione – tenuto a Battipaglia con alcuni esponenti delle realtà ortofrutticole della Piana del Sele con Unione Italiana Food, a cui è seguito un convegno con vertici di Unaproa, del Mipaaf e del Mise.
Fare chiarezza sui prodotti ortofrutticoli da vertical farming, dotarsi di una normativa aggiornata, che tenga conto degli sviluppi più recenti nel settore, ma anche delle esigenze e delle istanze che l’intera filiera pone: è quanto chiedono gli imprenditori, sottolineando la necessità di un tavolo di confronto presso il Ministero delle Politiche agricole in merito a decreto attuativo, messo a punto a seguito della novità normativa introdotta con il Dl Sostegni, per una etichetta chiara, un posizionamento in scaffale separato e nessun ingrediente aggiunto per i prodotti da vertical farming, che è in attesa di essere notificato a Bruxelles e sarà successivamente emanato.
“All’incirca dieci anni fa è stata approvata la legge che disciplina questo settore, evento che fu accolto con grande entusiasmo, dal momento che l’Italia si attestava tra i primi paesi europei a normare la IV Gamma, una vera e propria avanguardia. La normativa non solo definisce standard elevati di qualità ma pone attenzione anche al consumatore, per indirizzarlo ad una corretta informazione e scelta. E questo ha senza dubbio contribuito ad una crescita costante del settore – spiega Bilotti – Tuttavia, so bene quanto sia sentito in questo momento particolare la necessità di una disciplina che sia attuale e al passo con i tempi; soprattutto dopo le difficoltà che la pandemia ha causato. Nel corso della visita e del confronto con gli addetti ai lavori, ho avuto modo di constatare, di conoscere meglio e da vicino, gli sforzi lavorativi e imprenditoriali di cui necessita la produzione dei prodotti di IV Gamma, le innovazioni e la ricerca che ci sono dietro. Il campo dell’agricoltura è vasto, e senza dubbio ha bisogno di una disciplina e una conoscenza che siano puntuali e specifici per ogni circuito. Il mio impegno sarà quello di farmi portavoce delle legittime sollecitazioni che giungeranno da chi opera sul campo. Questo è il mio compito, nel quale credo fermamente sin da quando ho avuto l’onore di sedere tra i banchi di Montecitorio”.
Il valore della IV Gamma, prima della pandemia, era pari a circa 1 miliardo di euro. Il Covid ha fatto sentire i suoi effetti, penalizzando fortemente anche questo settore che, solo nella Piana del Sele, vede coinvolte tremila aziende e novemila persone.
“La Piana del Sele è da sempre polo di eccellenze imprenditoriali nel settore agricolo, essenziale nella produzione dei prodotti ortofrutticoli, con una lunga tradizione alle spalle che l’ha vista primeggiare sul piano della produzione e dell’innovazione – continua Bilotti – Il comparto della IV Gamma ne è una chiara dimostrazione, tanto da divenire in breve tempo uno dei traini dell’economia della zona, e un importante polo produttivo europeo del settore. E tutto questo, tradotto in termini concreti significa investimenti, posti di lavoro, benessere, perché un’economia in sviluppo crea indotto e dà avvio ad un percorso virtuoso. E poi significa attenzione, quella che noi dobbiamo alle aziende, ai produttori, agli investitori che credono nel nostro territorio, tanto da farne il fiore all’occhiello della produzione ortofrutticola”.
Da sottolineare, poi, l’impegno della maggior parte dei produttori, per tutelare i consumatori, ma anche l’ambiente e dunque l’impatto dell’economia sul territorio: “Ho potuto constatare di persona gli sforzi e le soluzioni messe in campo dagli imprenditori per realizzare un prodotto che possa arrivare quanto più fresco e genuino possibile sulle tavole degli italiani grazie all’utilizzo di sofisticati processi produttivi sia in campo che in sede di confezionamento – conclude Bilotti – e ho apprezzato gli sforzi adottati per il contenimento dell’uso di fitofarmaci ma anche per l’utilizzo di macchinari a basso impatto ambientale”.