E’ intitolato “Guarda” lo spettacolo teatrale andato in scena presso l’ICATT (Istituto a custodia attenuata per il trattamento delle tossicodipendenze) di Eboli (SA) lo scorso venerdì 12 gennaio, scritto e diretto dal poliedrico attore e regista valdianese Enzo D’Arco. Sono saliti sul palcoscenico del teatro del carcere, per vestire per alcune ore i panni degli attori, 14 ragazzi attualmente ospiti della struttura. La rappresentazione teatrale allestita e aperta al pubblico, si è collocata a conclusione di uno specifico laboratorio di teatro, frequentato con entusiasmo e coinvolgimento da alcuni allievi detenuti, e curato dall’abile regista e burattinaio di emozioni, Enzo D’Arco, su proposta dell’Aps “Mi girano le ruote”, presieduta da Vitina Maioriello. L’associazione da anni collabora fattivamente con il carcere eburino in svariate attività di inclusione sociale per le persone attualmente detenute. Una serata speciale di grande emozione, divertimento e riflessione che gli attori hanno regalato al pubblico portando sul palco 14 personaggi con impegno ed orgoglio. La magia del teatro ha avvolto la sala che ha avuto la possibilità di pensare al carcere come un luogo che è parte della città, che può essere bellezza, riscatto e ripartenza. Uno spettacolo davvero unico con un significato profondo per dimostrare alla società che gli sbagli e la privazione della libertà non impediscono la capacità di rinnovarsi. Un’occasione per riflettere sull’importanza della funzione sociale e catartica del teatro per abbattere lo stato di invisibilità delle persone detenute superando i pregiudizi e preconcetti, uno strumento efficace ai fini della rieducazione, del reinserimento in società e della crescita interiore. Tanti i ragazzi che nel corso del tempo hanno conosciuto Enzo D’Arco, che ringrazio di cuore, e che hanno apprezzato il suo teatro e la sua bravura – dichiara Vitina Maioriello – a margine della serata. Sono molti anni che lavora accanto a loro guidandoli in tutte le fasi di realizzazione dello spettacolo. Un ringraziamento prezioso va alla direttrice del carcere, dott. ssa Concetta Felaco, al sindaco di Eboli, Mario Conte per la partecipazione, all’educatrice Monica Faiella, al corpo della polizia penitenziaria, e al tecnico del suono Manuel Del Pilato.