Il 2021 è un anno di innovazione e di rinascita. Partendo dal consolidato percorso culturale di Femminile palestinese – che continuerà a parlare di Palestina attraverso la sua cultura e la voce delle sue donne come sezione di questo progetto – la rassegna allarga lo sguardo a tutto il Mediterraneo, mantenendo ferma l’esigenza di ridisegnare e mettere in discussione le narrazioni dominanti.
Nasce così Mediterraneo contemporaneo, la rassegna curata da Maria Rosaria Greco, con lo scopo di intercettare le avanguardie artistiche, le voci messe a tacere, le identità culturali di civiltà vicine alla nostra più di quanto immaginiamo. Il progetto è lo spazio mediterraneo del centro di produzione teatrale Casa del Contemporaneo e, attraverso linguaggi contemporanei, approfondisce ogni anno un paese diverso. L’edizione 2021 è dedicata al Libano scosso da un momento di grande instabilità sociale, politica ed economica che, dopo le esplosioni del 4 agosto 2020 nel porto di Beirut, è ancora più drammatico.
Fra il 17 novembre e il 18 dicembre p.v. sono previsti 8 appuntamenti per conoscere da vicino il Libano, le sue tensioni culturali e sociali, i suoi sapori, la sua musica. Ogni ospite sarà un pezzo di questo racconto, che ha un filo conduttore: il dolore della guerra e la capacità che l’arte ha di bonificare.
E non è un caso che il primo ospite che darà il via alla rassegna sarà lo chef Kamal Mouzawak (all’Istituto alberghiero Santa Caterina da Siena – Amendola con una cooking class mercoledì 17 alle 16 e il giorno dopo al Teatro Ghirelli per uno show cooking alle ore 19,30), il cui motto “make food, not war” parafrasa la famosa frase della controcultura americana degli anni 60 che si schierava contro la guerra. In questo caso il cibo è amore, perché si prende cura ed è in grado di curare, anche dalla guerra.
Kamal Mouzawak a Beirut ha fondato il ristorante cooperativa Tawlet, che verrà aperto a breve anche a Parigi, con inaugurazione prevista il 1 dicembre 2021; strenuo difensore dell’agricoltura sostenibile, è anche il fondatore di Souk El Tayeb, il primo mercato biologico in Libano che coinvolge i piccoli produttori, andato distrutto con le esplosioni del 4 agosto 2020 nel porto di Beirut.
Nei suoi ristoranti promuove una cucina di qualità e l’incontro tra i popoli. Si definisce un attivista alimentare, ma è anche un colto e raffinato umanista. Considerato a livello internazionale uno dei personaggi più influenti della cultura del food e della società del mondo arabo, Kamal è a Salerno per raccontare il Libano attraverso gli odori, i sapori e i colori del suo cibo, per farci conoscere la cucina libanese, figlia di quella stessa Dieta mediterranea che ci appartiene.
Moutabal, Tabouleh sono solo alcuni dei piatti che assaggeremo nello show cooking e prepareremo con lui nella cooking class. Sono ricette che contengono gli ingredienti usati da noi quotidianamente nella nostra cucina mediterranea, forse dovremmo riflettere che viviamo sullo stesso mare e siamo uno stesso popolo.
Il progetto è programmato e finanziato dalla Regione Campania attraverso Scabec S.p.A, in collaborazione con Casa del Contemporaneo, con la progettazione, la promozione e design di Blendlab Comunicazione, con il patrocinio del Comune di Salerno e il partenariato dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Università degli sudi di Napoli l’Orientale, Università degli studi di Salerno, Istituto alberghiero Santa Caterina da Siena – Amendola. Mediapartner del progetto: NenaNews, Pagine Esteri, Il Manifesto.