Dal 5 al 28 ottobre, ogni martedì e giovedì, sarà possibile accedere a gruppi contingentati al Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco, centro di ricerche e analisi, custode di reperti organici unici rinvenuti nell’area vesuviana.
Tessuti, semi, legumi, gherigli di noce, pigne, pani carbonizzati, conchiglie, ciotoline con pigmenti di colore utilizzato per dipingere, ossa animali sono tra i numerosi esempi di reperti archeozoologici, archeobotanici e antropologici – conservati nella camera climatizzata del Laboratorio – che rappresentano l’unicità del contesto pompeiano e uno spaccato della vita quotidiana dei suoi abitanti al momento dell’eruzione.
Un luogo straordinario che verrà reso fruibile allo scopo di far conoscere al pubblico, l’importante lavoro di ricerca condotto nell’ambito delle bioarcheologie dal Parco e le potenzialità scientifiche derivanti dallo studio di questa tipologia di reperti.
Le visite gratuite riservate ai possessori dell’abbonamento My Pompeii Card (anche di recente acquisto), si svolgeranno il martedì e il giovedì dalle ore 10:00 alle 14:00, in 5 turni della durata di 45 minuti ciascuno, per massimo 5 persone per volta.
E’ possibile richiedere visita in lingua italiana e in lingua inglese.
Prenotazione obbligatoria sulla mail: mypompeiicard@beniculturali.it
“Il Laboratorio di ricerche applicate è un centro di forza del Parco, sia per la eccezionalità dei reperti che conserva sia per gli studi scientifici che vi si conducono e che consentono di acquisire sempre nuovi elementi per la conoscenza dei luoghi da un punto di vista naturalistico e biologico nonché storico sulle abitudini e gli stili di vita quotidiani dell’epoca. – sottolinea Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco archeologico di Pompei– E’ un luogo prezioso, che non è possibile aprire quotidianamente a tutti i visitatori, ma è con piacere che condividiamo con gli appassionati, che decidono di frequentare in più occasioni il sito, per approfondimenti. Come chi ha scelto di acquistare la My Pompeii card. Il nostro obiettivo, attraverso queste iniziative di conoscenza e l’abbonamento, è proprio quello di ampliare e rendere sempre più consapevoli della ricchezza e bellezza di questo immenso patrimonio culturale, la comunità di persone che vivono in questo territorio, e non solo”
Le visite saranno a cura della dott.ssa Valeria Amoretti, Funzionario Antropologo del Parco, in collaborazione con la dott.ssa Valentina Giacometti, antropologo fisico.