Entra nella sua fase operativa il Progetto CORE, finanziato dall’Unione Europea, che punta a preparare la società europea ad eventi catastrofici e situazioni di emergenza facendo crescere la consapevolezza del rischio ed il livello di resilienza. Svariati gli scenari analizzati nel progetto che spaziano dagli eventi naturali come quelli legati a terremoti o dissesto idrogeologico (frane, alluvioni) alle pandemie e ad altre catastrofi imputabili all’uomo (disastri industriali).
CAMPANIA PROTAGONISTA DI “CORE”
La Campania è tra le regioni europee protagoniste del progetto, che impegna un Consorzio multidisciplinare tra Università, Istituti ed Enti di Ricerca, Associazioni di intervento umanitario. La ricerca è coordinata dal Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Salerno ed impegna anche ISSNOVA, Institute for Sustainable Society and Innovation, che ha sede a Napoli, per tutto quanto attiene la definizione degli indicatori di vulnerabilità, l’analisi degli eventi del passato e la realizzazione di una vera e propria “cassetta degli attrezzi” per misurare la cultura della sicurezza ed il livello di “sensibilità” dei piani di emergenza ai diversi bisogni della comunità mettendo l’uomo al centro della prevenzione e del soccorso.
Undici i paesi coinvolti (Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Gran Bretagna, Finlandia, Svezia, Belgio, Estonia e Israele). Per l’Italia partecipano, oltre a UNISA e ISSNOVA, anche la Croce Rossa Italiana, il Ministero dell’Interno ed in particolare la Protezione Civile ed il Corpo dei Vigili del Fuoco, il Ministero per i Beni Ambientali e Culturali attraverso il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Comune di San Giuseppe Vesuviano.
IL CONTESTO DI PARTENZA
Disastri naturali e industriali producono spesso effetti devastanti, resi, quasi sempre, ancor più gravi dall’impreparazione delle comunità, dei territori, della classe politica e degli stessi soccorritori. Attraverso questo progetto l’Europa punta ad incrementare la consapevolezza del rischio ed il livello di resilienza delle comunità.
Il progetto CORE avrà come obiettivo quello di sviluppare un’unica visione per tutta l’Unione Europea anche nell’ambito della gestione delle crisi partendo dal connubio tra le scienze ambientali e quelle sociali.
LO SCOPO DEL PROGETTO
CORE identificherà ed analizzerà le conoscenze teoriche e pratiche non solo dei paesi con elevati livelli di rischio ma punterà la sua attenzione a quelle comunità ad alto grado di consapevolezza dei rischi stessi, tutto quanto per attuare azioni e trovare soluzioni ottimali affinché siano garantiti gli interventi di ricostruzione socioeconomica dopo un’eventuale catastrofe. Tali interventi dovranno avere impatto positivo sia sull’ambiente che sulla società interessata direttamente dall’evento catastrofico.
CORE è un progetto, nato per definire piani ed ambiti d’intervento comuni, anche di fronte a scenari di disastri naturali differenti tra loro contemplando l’alta possibilità che essi siano causati dall’uomo stesso e che misurino, controllino e mitighino l’impatto sulle popolazioni. Particolare attenzione sarà prestata alle fasce sociali più vulnerabili: disabili, anziani, poveri, donne e bambini.
GLI OBIETTIVI DI CORE
L’obiettivo del progetto è costruire politiche più efficienti, strutture di governance dell’emergenza più efficaci ma anche favorire un’ampia consapevolezza e collaborazione tra i cittadini e le agenzie di soccorso.
Un ulteriore obiettivo del progetto di ricerca è quello di fornire una visione chiara dei bisogni e dei mezzi d’informazione, formazione, comunicazione e partecipazione, sia nella fase di preparazione che in quella di “reazione” alle specifiche catastrofi, affrontando anche il tema delle fake news.
CORE dedicherà grande attenzione all’educazione nelle scuole e alle attività di formazione attraverso una “campagna di sensibilizzazione” per i giovani sulla vulnerabilità delle categorie più deboli, che non possono contare su mezzi di comunicazione avanzati. Le giovani generazioni, abituate alle tecnologie più innovative, potrebbero diventare “sentinelle della prevenzione”.
LE MODALITÀ OPERATIVE
CORE partirà dall’analisi di cinque scenari di rischio esemplificativi legati ad eventi del passato per approfondire e valutare in particolare fattori umani, vulnerabilità delle comunità, scenari di rischio. Essi sono:
1. Terremoto de L’Aquila del 2009
2. Alluvione dell’Aude (Francia) 14-15 ottobre 2018
3. Incidente industriale di Venkatapuram del 7 maggio 2020 (India)
4. Tsunami Giappone dell’11 marzo 2011
5. Pandemia da COVID- 19
IL RUOLO DI ISSNOVA
ISSNOVA contribuirà a definire gli indicatori di vulnerabilità e analizzerà i suddetti eventi del passato per comprendere i sistemi di gestione delle emergenze, le diversità inerenti alla cultura della sicurezza tra le varie popolazioni europee. Lo scopo sarà quello di elaborare un manuale operativo partendo da un’indagine che coinvolgerà soccorritori professionisti, gestori del soccorso, soccorritori volontari, istituzioni pubbliche indirettamente coinvolte nella gestione dei disastri, ma anche i cittadini, che saranno ulteriormente classificati in base al grado di vulnerabilità sociale.
ISSNOVA avrà inoltre il compito di realizzare, al termine di questa complessa analisi, un Toolkit di misurazione della centralità umana e del grado di diffusione della cultura inerente la sicurezza; a questo step seguiranno attività di test che saranno condotte in siti dimostrativi, fornendo una panoramica circa le differenze emerse , non solo relative alla cultura della sicurezza rispetto ai diversi scenari di disastro ma anche tra i siti e le regioni demo, tra i ruoli e i gruppi indirizzati, tra le categorie vulnerabili identificate dal progetto. Il Toolkit aiuterà infine a definire le connessioni con le agenzie locali di soccorso e di protezione civile, i funzionari pubblici indirettamente coinvolti nella prevenzione e gestione delle catastrofi, le associazioni della società civile.
I TEMPI
Il progetto di ricerca, partito questo mese, si concluderà entro il mese di agosto 2024.
La presentazione ufficiale, ed il primo incontro conoscitivo ed organizzativo tra i soggetti partners, si svolgerà a Napoli il 30 settembre e 1° ottobre prossimi.