Olio extra vergine d’oliva in cambio di olio usato da cucina. Con l’iniziativa “Ri-Olio” parte venerdì 7 maggio il servizio di raccolta di oli esausti vegetali presso il mercato coperto Campagna Amica in via Guidetti 72 al parco San Paolo di Fuorigrotta, Napoli. Un’iniziativa voluta fortemente da Coldiretti Napoli, d’intesa con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli e Asia Napoli. L’obiettivo è avviare a riciclo l’olio usato, evitando di sovraccaricare gli scarichi e riducendo l’impatto sull’ambiente ed in particolare sul mare. Con Ri-Olio ad ogni conferimento di olio usato presso l’apposito contenitore installato al mercato sarà donata in omaggio – fino ad esaurimento scorte – una lattina di olio extra vergine di oliva, “olio contadino“, garantito dall’organizzazione olivicoltori Aprol Campania. Per l’occasione saranno presenti l’assessore Raffaele Del Giudice e la presidente Maria De Marco, che presenteranno anche uno stand informativo di Asia Napoli sulla corretta raccolta differenziata.
Purtroppo, l’olio usato da cucina, pur essendo vegetale, non è biodegradabile: compromette la qualità dell’acqua rendendola non potabile, ne riduce l’ossigenazione essenziale per la sopravvivenza degli esseri marini, oltre a provocare potenziali danni agli impianti di depurazione. L’olio esausto, una volta versato nella rete fognaria, attraverso il wc o il lavello della cucina, è in grado di contaminare l’acqua e il suolo. Un gesto apparentemente banale come gettare via l’olio è quindi estremamente nocivo. L’olio esausto smaltito nella maniera scorretta può raggiungere il terreno, creando anche qui uno strato idrofobico, che impedisce la normale ossigenazione e compromette lo scambio idrico e minerale adeguato tra radici delle piante e suolo. Se l’olio esausto da cucina procede nel suo percorso attraverso il suolo, può raggiungere la falda acquifera e creare ripercussioni sull’ecosistema. Attraverso il processo di rigenerazione, invece, gli oli usati possono essere trasformati in lubrificanti, biodiesel, olio motore e asfalti, oppure tensioattivi, glicerina e saponi di vario genere, riducendo la dipendenza dal petrolio.