Vertenze Salerno Pulita, Comune di Salerno e lavoratori in mobilità del Consorzio di Bacino Salerno 2. Queste le emergenze che la Csa Fiadel provinciale sta affrontando da mesi.
A fare il punto, in una conferenza stampa tenutasi ieri è stato Angelo Rispoli, segretario generale del sindacato di categoria, insieme ai delegati Francesco Pezzano, Francesco Parrinello e Marco Rescigno. A presenziare anche l’avvocato Davide Sapere, difensore delle maestranze nei vari contenziosi avviati dal sindacato per la tutela dei diritti dei lavoratori.
“Il quadro è molto chiaro e preoccupante”, ha detto Rispoli. “Su Salerno Pulita parliamo di qualcosa di assurdo: un’azienda con un giro d’affari di 28 milioni di euro e circa 500 dipendenti, da 20 giorni è senza amministratore delegato. Dunque, si può garantire solo l’ordinaria amministrazione e a stretto giro scadranno i contratto di noleggio dei mezzi e delle altre forniture. Così si rischia la paralisi. A chi giova tutta questa strategia? Ce lo chiediamo da giorni e auspichiamo che il sindaco prenda una decisione definitiva, individuando il successo di Antonio Ferraro per la carica di manager”.
Sul Comune di Salerno, c’è un’emergenza personale che va avanti da un anno. “Palazzo di città, attualmente, può contare solo su circa 800 dipendenti. Si tratta di un numero approssimativo, visto che Quota 100 ogni giorno manda in pensione un lavoratore. Questo Comune così è prossimo al collasso, visto che servirebbero almeno 1.200 unità per garantire i servizi essenziali: dal rinnovo delle carte d’identità alla vigilanza del territorio”.
Preoccupa anche il caso del Consorzio di Bacino Salerno 2. Ventisette operai, tra i 50 e i 60 anni, il prossimo 1 maggio potrebbero ritrovarsi senza tutele. “Le maestranze sono in mobilità da due anni e l’Ente d’Ambito, che dovrebbe predisporre insieme alla Regione Campania la loro ricollocazione, non risponde alle nostre richieste di incontro. Spero in un segnale delle istituzioni per evitare l’ennesima emorragia di posti di lavoro”.
Presenti all’incontro anche i lavoratori Francesco Pezzano, Marco Rescigno e Franco Parrinello, rispettivamente delegati sindacali della Csa Fiadel e lavoratori di Salerno Pulita. “Continuiamo a registrare il fenomeno serale di aperture delle buste della spazzatura dai cassonetti della raccolta indifferenziata. Questo ci espone a maggiore lavoro e rischi di natura sanitaria. Dispiace dirlo, ma la gente deve sapere cosa ci troviamo davanti: cateteri pieni, siringhe, pannolini e mascherine usate per l’emergenza Covid che sono possibile veicolo di trasmissione del virus. Questo crea notevoli disagi, perché porta alla creazione di discariche abusive. Abbiamo già chiesto un intervento della prefettura e dei vertici del Comune per la creazione di una task-force e di una campagna di sensibilizzazione. Ma da oltre un anno nessun passo in avanti è stato fatto. Abbiamo anche chiesto di cambiare l’organizzazione della raccolta differenziata, anticipando al martedì il ritiro della plastica e il giovedì quello della carta per posticipare il giorno di ritiro dell’indifferenziata e sperimentare un nuovo modo di fare la raccolta e dunque di aumentare anche la percentuale che all’azienda porta soldi. Tuttavia, nessuno ci ha risposto e questa denota l’arroganza di chi guida questa società. Speriamo adesso di essere presi in considerazione. Così siamo sempre in emergenza. Ormai buttano le lische di pesce anche nei cestini gettacarte, che ormai vengono utilizzati come bidoni della spazzatura. La vera emergenza è sul Lungomare: da Santa Teresa a via Leucosia c’è uno stato d’inciviltà perenne. A tutto questo, da giorni sentiamo parlare di campagna vaccinale. Pare giusto dover tutelare gli anziani e le categorie fragili, ma dall’inizio della pandemia i lavoratore del settore Ambiente non si sono mai fermati. Ecco perché rivendiamo il vaccino, peraltro già concordato con il commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, che ha risposto positivamente all’appello della segreteria nazionale della Csa Fiadel”.